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Survey di nebulose planetarie e loro spettri Survey of planetary nebulas and their spectra
Le nebulose planetarie costituiscono una classe di oggetti particolarmente interessanti per l'astronomo amatore da un duplice punto di vista: l'estetica, appagante e piacevole dai molti colori e la morfologia, diversa e spesso in evoluzione.Per chi intende poi andare oltre, la spettroscopia fornisce i mezzi per indagare la natura intrinseca delle nubi di gas che le compongono.Una condizione necessaria per effettuare tale tipo di osservazioni è disporre di una focale lunga, almeno 2 mt, e di aperture generose (diciamo dai 15 cm in su).Ciò non vuol significare che chi sia in possesso di strumenti da 8- 10 cm non possa dedicarsi all'osservazione ed allo studio delle planetarie, ma semplicemente che in tal caso sarà difficile per lui percepire i dettagli più elusivi che gli strumenti di maggior apertura consentono di osservare, con l'eccezione di quelle più grandi, come M27 e M57. La genesi delle nebulose planetarie è ben conosciuta: le stelle di sequenza principale vanno infatti, col tempo, incontro a drammatici cambiamenti:Una volta bruciato tutto l'idrogeno convertendolo in elio diventano una cd. "gigante rossa" sviluppando una parte centrale sempre densa e più calda,che brucerà a sua volta elio e si espanderà come un pallone che si gonfia,producendo una bolla di gas in espansione .La bolla di gas espansa può dar luogo a quelle strutture che si chiamano "nebulose planetarie"Della stella progenitrice,dopo l'eiezione dei suoi strati esterni, resta solo un nocciolo denso e caldo, che emette radiazioni estremamente energetiche.Lo schema che segue (fonte ESO) rende molto bene l'idea della struttura delle nebulose planetarie, che a parte alcune differenziazioni dovute al diverso angolo di osservazione, vi si ispirano in gran parte. Panetary nebulas is a class of very interesting objects for the amateur astronomer from two points of vue: the pleasant estetics with many colors, and the different and evolutive morphology, Furthermore, spectroscopy gives other means to investigate the nature of such objects and their gas clouds , A necessary condition to do this kind of observations at best is to use longer focal lenght and generous instrument's apertures. The following image (courtesy ESO) explains very well the structure of planetary nebulas.
La prima nebulosa planetaria ad esser scoperta fu M 27, e la seconda la celebre e più fotografata in assoluto, M57 nella Lira.
M57, la più famosa e fotografata M57, the most famous and photographed Quest'ultima fu scoperta nel 1779, dal francese Antoine Darquier con un telescopio da 3" di apertura.Qualche anno dopo Messier la osservò e poi la inserì nel suo celebre catalogo.Essa è situata a circa 2300 anni luce da noi.La sua magnitudine di 9,0 e le sue dimensioni notevoli (2,5 primi) la rendono un oggetto relativamente facile da riprendere anche con strumenti di modesta apertura e di sufficiente focale.La stella centrale, di mag 15, ha una temperatura superficiale di circa 120.000 gradi celsius, ed è quindi molto calda.Quanto alla sua composizione fisico-chimica, la shell di M57 contiene in massima parte Idrogeno, quindi, in ordine di quantità,Elio, Ossigeno,Nitrogeno, Sulfuro, e si espande ad una velocità di circa 20 Km /sec.Qui di seguito e mostrata una immagine ripresa dall'Osservatorio di Ponte di Nona in più sessioni osservative e con due camere CCD, una Atik 16 HR ed una Sbig ST8 ed il Celestron 14 dell'osservatorio a F 11.Visibili molti particolari, tra cui la zona scura a vaga forma di H al centro dell'anello, nonchè una parte , appena accennata dello strato più esterno visibile in modo completo da cieli molto limpidi e bui. The first PN to be discovered was M27, and the second, the celeber and most photographed over the world, is M57, in the Lyrae.The latter was discovered in 1779 by french astronomer Antoine Darquier, with a 3" aperture telescope.M 57 is far from us 2300 LY :Its mag of 9.0 and its dimensions of about 2,5' make it an easy object even in small telescopes.The physical - chemical composition of its shell is, in the order of abundance: Hydrogen,Helium,Oxigen,Nytrogen , Sulfur.The following image was taken at Ponte di Nona Observatory in more observing sessions, using the C 14 at f 11, and both the CCD cameras Atik 16 HR and Sbig ST8 in full resolution.Many features are visible, as the H shaped nebula in the ring center, and a part of the outer ring, often visible from very dark and clean skies.
Nell'immagine che segue M57 è mostrata in modo alquanto inusuale, nella decomposizione in Hi res della sua struttura, le cui componenti principali sono l'OIII e l'Hb (parte più chiara) rispettivamente a 5007 e 4861 A (zona blu- verde dello spettro visibile) e la parte dell' Idrogeno Alfa,Nitrogeno e Sulfur (non distinguibili tra loro per la bassa risoluzione del reticolo di diffrazione utilizzato) rispettivamente a 6563,6548, 6584 e 6718 A nella zona a sinistra più scura vicino al bordo dell'immagine , appartenenti alla parte rossa dello spettro visibile.Si nota anche una piccola parte nel violetto, a circa 3700 A, regione UV, possibile emanazione della radiazione della stella centrale.Nella parte destra dell'immagine in questione è mostrata la immagine reale ossia composita di M57.C 14 @ 11, camera Atik 16 Hr binned 1x1 e reticolo di diffrazione Star Analyser da 100 l/mm. The following image show a quite unusual sight of M 57, in a Hires decomposition of its structure, whose mean components are OIII and Hb ( clear PN image) at 5007 and 4861 A, and Ha, NII, and Sulfur in the darker PN image near the edge on the left.C14 @ 11, camera Atik 16 HR binned 1x1 and Star Analyser 100 g/mm diffraction grating.
Da un'attenta osservazione dell'immagine che precede, si verifica che la parte dell'OIII e Hb , oltre che a presentare una maggiore intensità,appartiene più alla parte centrale dell'anello, mentre quella dell'Ha, N, SII,di intensità minore, alla parte più esterna.Per assumere valenza reale lo spettro andrebbe tuttavia corretto per la risposta spettrale della camera e del setup. A careful observation of the image let to verify that the lighter frame of M57 (OIII and Hb) has a strong intensity and belongs essentially to the center part of the ring, while the darker one (Ha,NII, SII)is more faible, and more diffused in the outer part of the ring itself.
Un'altra famosa planetaria: M27 Another famous planetary: M27
Un' altra nebulosa del cielo estivo che mi ha da sempre appassionato con i suoi colori e le sue numerose stelle variabili, M 27 ripresa da Ponte di Nona in Hi Res il 19 luglio 2009 : C14@ 11 luminanza di 2 immagini da 8 minuti + 2 da 2 minuti con una camera SBIG ST 8 in binning 1 x1; informazione colore di altra immagine precedentemente ripresa con un C11. Another summer sky planetary nebula that I've been observing since many years: M27, shot from Ponte di Nona Observatory on july, 19, 2009: C14 @ f 11, luminance by 2 images of 8 min each+ 2 of 2 min with a SBIG ST8 CCD, color information from another image shot by a C11 at F 6,3:
Una piccola Planetaria somigliante a M27 a planetary looking like a small M27 NGC7048
Ngc 7048 è una piccola planetaria, di magnitudine 12,1 e dimensioni di circa 1', nella costellazione del Cigno.La stella in alto a destra è di Mag 10.5, mentre la stella centrale blu, molto debole. è a malapena visibile nell'immagine ingrandita, che mostra la sua somiglianza con la celebre M27.Immagine ottenuta con C14 @ f 11 camera Sbig ST8 XME, 8 integrazioni da 4 min l’una con un filtro UHC per la luminanza + 4 da 4 min per l’RGB il 4 luglio 2010 dall'Osservatorio di Ponte di Nona, in Roma. NGC 7048 is a planetary nebula in Cygnus that is about 60 x 62 arc-seconds in diameter The bright star to the higher right of the nebula is a magnitude 10.5 star : the central star is quite visible in the bigger image at the center of the nebula. . This planetary nebula is rated at magnitude 12.1. C14 @ f 11 camera Sbig ST8 XME, 8 integrations, 4 mins each by a UHC filter for luminance + 4 4 mins each as RGB on july, 4, 2010 from Ponte di Nona Obs, in Rome.
Un piccolo gioiello nell'Aquila A little jewel in Aquilae NGC 6781 Questa planetaria richiama alla mente la celebre M57 della Lira, specie per la presenza di una stella blu al suo centro e per l'anello di gas esterno in cui predomina l'ossigeno Alfa.Essa si trova nella costellazione dll'Aquila, piuttosto vicinao ad Altair, è quindi un oggetto facilmente individuabile, solo che per apprezzarne a fondo le caratteristiche occorrono focali elevate, mediamente 3-4 mt.Ciò non toglie che anche con telescopi di minore focale è un oggetto apprezzabile.La nebulosa ha come stella progenitrice una stella di 15^ mag, molto calda, la cui intensa radiazione ultravioletta interagisce coi gas espulsi nello spazio creando delicate forme.C14@ f 11 camera Sbig ST8 XME, 3 pose autoguidate da 500 secs con filtro UHC Astronomik + pose brevi (media di 10-15 min) RGB.13 luglio 2010. This PN, that recall the famous M57, can be found in the constellation of Aquila, near Altair, it is an easily visible object, but needs high focal lenghts to display its features.C14@ f 11 Sbig ST8 XME camera, 3 autoguided frames 500 secs each by an Astronomik UHC filter + some shorter frames (10-15 min) RGB.Rome ,July, 13 , 2010.
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